Di questi tempi nel settore odontoiatrico si sente molto parlare del fare il salto ad imprenditore e di fare impresa nel campo dei dentisti. In effetti oggi esistono 2 tipologie di studio: quello medico e quello imprenditoriale.
Per chi decide di affacciarsi ad una decisione del genere, la scelta è piuttosto ampia e a volte anche piuttosto confusa. Come fare la scelta? Come capire che tipo di impostazione dare? Chi mi può aiutare?
In 10 anni di esperienza a fianco di vari imprenditori nel settore dentistico molte sono le scelte che abbiamo fatto assieme ai nostri clienti e tanti sono quindi gli spunti che ne abbiamo tirato fuori in merito a questo argomento. Nonostante non voglia esaminare ogni punto del come si fa a fare questo salto, vorrei comunque far osservare alcune cose che potrebbero tornare utili a chi vuole fare il salto.
Anzitutto esistono 2 tipi di studio, come menzionavo poco sopra.
Il primo tipo di studio è quello che fa il medico che vuole fare la professione in stile medico. Questo è lo studio che generalmente ha 2 poltrone e in cui il dottore fa tutte le attività: conservativa, endo e tutto ciò che dovrebbe fornire il dentista come servizio. In questo tipo di studio vanno bene le tecniche che conoscono quasi tutti i dentisti, al limite si possono ampliare le possibilità attingendo ad un po’ di tecnologia che riguarda il settore imprenditoriale.
Questo tipo di studio ha diversi pro: “poche” difficoltà di gestione, è meno oneroso rispetto ad altre scelte, posso gestirmi gli orari come voglio….ma ha anche un grande contro: TUTTI GLI ALTRI SONO UGUALI A ME! E quindi ad un certo punto il mio business inizierà ad andare un po’ alla deriva.
Quando decido quindi di fare il salto al livello imprenditoriale se sono un dentista?
Già se ho 3 poltrone questo tipo di salto non è più tanto un’opzione ma un obbligo. La struttura così com’è composta deve essere utilizzata altrimenti rischia di creare una situazione di tensione economico-gestionale al dentista. Questa è la situazione del secondo tipo di studio.
A questo punto della vita professionale però come dentista mi dovrei rendere conto di una cosa: fare il dentista e fare l’imprenditore sono due cose ben diverse. Non posso quindi fare un’impresa rimanendo IL dentista.
Ho conosciuto diversi studi che sono arrivati al punto di approcciare all’imprenditoria come dentisti….aimè però non hanno cambiato i paradigmi odontoiatrici e questo gli ha causato non poche difficoltà. Nonostante abbiano abbracciato diverse sfaccettature del campo imprenditoriale non hanno mai cambiato i paradigmi di base della professione medica.
Capiamoci, i fondamenti del dentista sono e devono restare quelli impartiti dalla scuola e dal giuramento che hanno fatto, però un’impresa non può essere costruita pensando allo studio come uno studio quando si superano certe dimensioni. Imparare a fare il controllo di gestione, il marketing odontoiatrico, saper vendere piani di cura ai pazienti, riuscire a riempire la poltrona e tante altre cose di questo tipo non sono le uniche cose che devo saper gestire se sto facendo questa scelta.
E’ proprio il concetto e l’approccio mentale che il professionista deve modificare. Come gestirà i pazienti nel tempo? Come farà a non perderli? Che servizi innovativi deve offrire? Perchè devo andare proprio nel suo studio e non in quello di un altro?…. ma soprattutto: quali strategie d’impresa intendo usare? Di chi mi devo circondare? Come farà a gestire persone che “a volte” sono più brave di lui?
Molti professionisti infatti decidono che questo è il salto che devono fare ma si circondano di persone che la pensano come loro o mantengono la mentalità “so io cosa fare perchè…..”. In questo modo però tengono alla larga le possibilità di crescita proprio perchè le uniche influenze cui possono accedere sono quelle di persone che la pensano come loro. Infatti cercano di capire come fanno quelli che costruiscono la cattedrale nel deserto (la struttura fantastica da qualche milione di €) e così si indebitano o fanno qualcosa che gli costerà anni di fatica per tornare ad una situazione di tranquillità.
Il primo suggerimento che posso dare è: crea un progetto che definisca quello che vuoi offrire al tuo paziente/cliente che oggi non c’è sul mercato. Distinguiti!!!!
Nel dare seguito a questo progetto, non occorre che tu spenda i milioni, crea la crescita e frequenta le persone giuste. Investi in persone che ti diano spunti ma fa in modo che siano persone che vedono le cose diversamente dal solito o diversamente dal tuo settore. In altre parole, la chiave è cambiare approccio al settore.