Il settore dentale è in crisi?

By | 1 febbraio 2012

Leggendo articoli di giornale, siti e parlando con vari dentisti a molti vien da chiedere: ma il settore dentale è in crisi? Che cosa devo fare? Come ne esco?

Ho letto recentemente una ricerca che dice che negli ultimi 3 anni il settore dentale ha perso circa il 15%. Oltre a ciò ho letto vari articoli che girano per internet e alcuni anche scritti su giornali e riviste rinomati. Tutti citano questo calo del settore odontoiatrico.

 

Ogni dentista che incontro mi chiede quale sia la reale tendenza del mercato, cosa debba fare, come possa sconfiggere la sindrome della poltrona vuota o i dentisti della Croazia….e via dicendo.

 

Onestamente credo che il periodo sia molto particolare sia per il mercato in termini generali che per quello dei dentisti. Credo anche però che tutta questa crisi non sia un reale problema o meglio “il reale problema”.

 

Che il settore fosse in crisi l’avevo letto anche 2 anni fa, poi l’ho letto 5 anni fa, poi l’ho letto 8 anni fa e il primo articolo che ho letto in merito era di circa 12 anni fa….insomma, sempre la solita solfa. Allora mi chiedo, ma la crisi odontoiatrica esiste davvero? O qualcuno ce la vuole raccontare? O non abbiamo visto qualcosa?

 

Torno a ripetere, un cambiamento nel settore c’è stato e molti professionisti si sono dati alla ricerca di vari corsi di management odontoiatrico, di marketing per dentisti, di gestione dello studio dentistico, di vendite per dentisti. Sono andati a vedere corsi di nomi blasonati che hanno dato loro una mano ma a volte questo non è stato sufficiente.

 

Non che i corsi non valessero la pena ma probabilmente il problema inquadrato non era quello corretto. Molto spesso vengono fatti corsi di gestione dei costi di studio e ti insegnano che devi fare le tacche sul tubetto del composito per vedere quanto spendi a prestazione e soprattutto tramite questo metodo devi risparmiare. Ma se fatturi di più non è mica meglio?

 

In altre situazioni viene spiegato che avere le cartelle informatizzate, fare l’organigramma e via dicendo farai una miglior gestione. E’ vero, ma non è che per caso hai le persone sbagliate che lavorano con te e ogni sforzo che fai ti da la sensazione di una resa vicino al 10%?

 

Vedete, non sono le cure ad essere sbagliate ma la diagnosi deve essere fatta bene altrimenti ogni cura è inefficace e dispendiosa. L’unico effetto massiccio che hanno le cure a quel punto è di far veramente lievitare le spese e i costi dello studio dentistico.

 

Credo che in questa fase ci siano 2 tipi di dentista: quello che gioca in difesa e quello che gioca in attacco. Il primo si guarda bene dall’innovare in maniera seria e radicale, il secondo si avventura in 1000 errori però alla fine ce la fa.

 

Non so se il settore sia in crisi o meno davvero. So che gli studi dentistici che aiuto vanno bene e aumentano fatturato e utili, oltre alla serenità personale. Quindi credo che la crisi sia semplicemente un inevitabile cambiamento dello scenario del mercato che possiamo cavalcare o cercare di contrastare. Il problema è che cercare di contrastare uno tzunami ha qualche piccolo intoppo…..non sempre riesce e soprattutto costa molto.

 

Come dice un mio amico dentista: “non è il corso ad essere sbagliato, è la comprensione della malattia che devi curare e quanto la cura si adatta alla tua malattia. Se tu ti devi adattare alla cura allora la cura è sbagliata”.

 

Il consiglio che ti do è quindi quello di valutare quale sia il vero problema da risolvere e poi provare a vedere che cura serve.

 

In sintesi, a mio avviso la crisi non esiste. E’ solo un punto di vista! Se comprendiamo come gestire il cambiamento, diventiamo noi il cambiamento nel mercato e a quel punto non lo subiamo più.

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